Magia del focolare
“Le storie debbono essere narrate, affinché noi possiamo comprendere che, a lungo andare, prima o poi, ogni uomo deve divenire l’eroe della propria storia; e la sua fiaba, se volete, deve divenire una fiaba vera.”
Pamela L. Travers
Le fiabe riescono a deporre in ognuno di noi semi pronti a far germogliare la nostra immaginazione e attraverso suoni magici e celati tramandano da secoli la lingua della natura con la sua musica latente, capace di connetterci con l’universo.
È stato un tempo il mondo, un luogo in cui raccontare storie faceva parte della quotidianità e le fiabe sussurravano la loro magia di bocca in bocca.
In una società come quella attuale, in cui si sta perdendo sempre più il senso di comunità parlante, esiste ancora lo spazio per raccogliersi insieme e celebrare il rito del focolare?
In autunno, inverno e primavera a Bosco di Fiaba ci si raduna intorno al fuoco, sotto a un albero o nella stalla e si accende la magia del focolare, un rito che riporta nel cuore di bambini, ragazzi e adulti le fiabe, attraverso il racconto orale a memoria. Proprio come avveniva un tempo nella stanza del fuoco.
Il contatto visivo che si crea durante la narrazione a memoria, tra la narratrice e gli ascoltatori e le stesse parole di fiaba, congegni di incanto, sono fonte di magia e consentono di creare un ambiente di pace e quiete. La magia non si realizza solo con i più piccini, anche se sono spesso maggiormente predisposti alla meraviglia, ma anche con i ragazzi e con gli adulti, a cui le fiabe non devono essere mai negate. Per questo le narrazioni sono aperte a tutti.